A pochi giorni dal Natale voglio esprimere i miei più sinceri e cari auguri.
Desidero che questo mio augurio vi raggiunga nel quotidiano della vostra vita, là dove sono i vostri affetti, le vostre famiglie, il vostro lavoro, perché il Signore viene «ad abitare in mezzo a noi», nella storia di tutti i giorni.
Il Natale ci ricorda che il Signore entra e si incarna nelle nostre storie e nei nostri ambienti di vita, anche e soprattutto là dove c’è tristezza e sofferenza. È in questa normalità che siamo tutti chiamati ad annunciare il Vangelo e dire che il Signore ci è accanto, che ci è vicino anche quando proviamo un senso di paura di fronte ad un futuro incerto dovuto alla crisi energetica e ai cambiamenti climatici, quando proviamo abbattimento e dolore per una guerra assurda con le migliaia di ragazzi morti dall’una e dall’altra parte, i massacri le torture e le devastazioni, quando sentiamo amarezza e disgusto per l’ennesimo caso di corruzione dentro alle istituzioni europee: il Signore viene!
Il senso profondo del Natale – quello che davvero celebriamo in questa festa – è la fedeltà del Signore, la sua continua disponibilità per noi: il Signore è fedele sempre, anche quando non riusciamo a percepirlo e siamo distratti dalle fatiche del nostro vivere. Il Signore non ci dimentica, non ci lascia, è presente. Il Natale, ogni anno, ci ricorda questo suo esserci accanto con amore semplice ma potente.
Questo mio augurio trova anche la sua espressione nelle parole di un poeta del nostro tempo: Davide Rondoni che facciamo nostre e che offriamo a tutti come un piccolo dono da assaporare lentamente.
Buon Natale
d Giorgio
A tutto il mio pensarmi
Hai opposto il tuo piccolo grande abbracciarmi.
A tutto il mio disfarmi
Hai opposto il tuo dolce chiamarmi.
E alle nuvole dei miei pensieri
Hai opposto l’aria e non le favole
Ed il vento del tuo sorriso contento per me.
Ma per un Dio che ride come un bimbo
Io darei tutto il mio cuore di piombo.
Per un Dio che ride come un bimbo
Sarei disposto ad andare a fondo
A tutta la meraviglia e la pena che c’è.
A tutto il mio conoscere
Hai opposto il tuo nascere.
A tutto il mio sapere
Hai opposto il tuo guardare.
Ti sei opposto come un abbraccio
Quando incontra il mare profondo
Come il vento del tuo sorriso, chissà perché, contento per me.
Ma per un Dio che ride come un bimbo
Io farei ogni giorno il giro del mondo.
Per un Dio che ride come un bimbo
Non avrei paura di guardare nei tuoi occhi fino in fondo.
Per questo Dio che ride come un bimbo
vale la pena stare al mondo.
E anche quando sul cuore scende un velo
Io mi ritrovo sempre sai dove inizia l’amore e il tempo
Per un Dio che ride come un bimbo
Mi ritrovo sui crinali, tra le colline e il cielo.
Davide Rondoni, Per un Dio che ride come un bimbo