Auguri di Pasqua

“Ciò che è distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose”

Queste parole della Veglia di Pasqua esprimono bene l’augurio che vorrei giungesse a voi e a tutte le vostre famiglie.
La nostra vita, pur segnata da tante distruzioni e abbandoni, ha la possibilità di risollevarsi, di risorgere, di essere illuminata e riscaldata dalla luce vera del Risorto.

“Vera” perché ci aiuta a riconoscere il volto degli altri, ci orienta al futuro, non da soli, ma insieme, come popolo. “Vera” perché ci conferma che l’amore, quello autentico, cambia la storia, e che il destino del mondo non è più il buio di un sepolcro, prigionieri di una pietra pesante.

Abbiamo bisogno di questa luce, che supera il buio della guerra, della fame, della malattia, della solitudine; che ridona vita e genera gioia.

La gioia pasquale, infatti, ha la forza di ricostruire ciò che è stato abbattuto, di ringiovanire ciò che è segnato dal tempo e dall’abitudine, di far ritrovare il senso, quando è difficile orientarsi. La gioia pasquale è, e rimarrà, quella dei piccoli gesti, di un sorriso, di una chiamata, di un ascolto, di una gentilezza; quella del compiere con passione il proprio dovere, riuscendo ogni giorno a stupirci della vita.

Sicuramente non finiranno le difficoltà, gli ostacoli, la fatica, la sofferenza, ma nulla può portarci via questa gioia, che annuncia e custodisce la luce della speranza e promette liberazione.

Una gioia e una speranza che hanno guidato la vita di tanti testimoni, come don Lorenzo Milani, di cui quest’anno celebriamo i 100 anni dalla sua nascita. È con questo animo di rinnovata fiducia che vi invito a fare vostre le parole di questo grande testimone del Risorto:

“Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio”

 

Buona Pasqua di Resurrezione
don giorgio

 

 

dipinto:
Liberazione, Marc Chagall, 1937-1952, Museo Chagall di Nizza